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Cena con Delitto: Chicago 27

08 Marzo 1927

Chicago, Illinois

Il Rose Velvet era una caffetteria di giorno e uno speakeasy di notte.

Alcol, droga e prostituzione erano all’ordine del giorno, nelle notti più cupe del proibizionismo americano.

Ma quella notte, Jhonny Malone, salutó la sua città per sempre.

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Leonard Bolton

Giovane 21 anni, bartender dello speakeasy Rose Velvet.

Perde la madre a soli 2 anni, ma solo recentemente scopre la verità sui suoi genitori.

Carattere forte e determinato, è molto schivo e concentrato sul lavoro: arde dal desiderio di rivalsa.

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Evelyn Garreth in Wordsworth.

25 anni, casalinga.

Dopo una adolescenza burrascosa, si fidanza e sposa Jonathan Wordsworth, 63enne, commissario della polizia di Chicago.

Il matrimonio fu combinato dalla famiglia, dopo uno scandalo che, per lei, fu opportunamente insabbiato.

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Sophia Livingston Ahmed.
Rampolla di famiglia, 23 anni.

Non nobile di origine, ma ricca per le attività di famiglia.

I suoi genitori, originari della Tunisia, si sono affermati in città con una bakery che di notte diventa il White Lotus.
L'1 Marzo 1927scompaiono, lasciando Sophia da sola.

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Michelle O'Brien

Cameriera, 19 anni.

Si presenta il 19 Gennaio 1927 al Rose Velvet per lavorare di notte: troppo acerba per i "locali privati", dà supporto al banco e alle cucine. 
Timida e riservata, quando prende confidenza...
Fa molte domande.

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La lunga notte degli Speakeasy

La storia del proibizionismo di Chicago

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“Nel 1927, Chicago era una delle città più vive e dinamiche degli Stati Uniti, nota per la sua rapida crescita industriale e per una scena culturale vivace. Tuttavia, era anche al centro di un'ondata di criminalità, influenzata dal Proibizionismo, la legge che, dal 1920 al 1933, vietava la produzione, vendita e distribuzione di alcolici negli Stati Uniti.Il proibizionismo alimentò un fiorente mercato nero, dominato da figure di spicco come Al Capone, il famigerato gangster di Chicago che si arricchì gestendo il traffico di alcolici. Il 1926 fu uno degli anni più cruciali nella guerra tra bande per il controllo di questo mercato illegale, culminando nel massacro di Capodanno nel 1927.Gli speakeasy, locali clandestini dove si potevano consumare alcolici, proliferarono in questo periodo. Per accedere a questi bar nascosti, spesso situati in scantinati o dietro facciate anonime, si doveva conoscere una parola d’ordine o essere parte di una cerchia esclusiva. Al loro interno, jazz, fumo di sigarette e discussioni animate accompagnavano un’atmosfera di ribellione contro le rigide leggi del proibizionismo. Gli speakeasy divennero luoghi di incontro per l’élite e i malavitosi, simboli della resistenza alla legge e del crescente potere della criminalità organizzata.”

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La Vittima: Jhonny Malone
 

Johnny “Rosso” Malone, 49 anni, proprietario dello speakeasy e contrabbandiere di alcolici. Johnny è famoso per la sua spietatezza nel mantenere il controllo sul traffico di alcolici a Chicago. Odiato da molti, ha tenuto saldo il suo potere grazie a corruzione e violenza.

 

Johnny viene ritrovato morto nel suo ufficio privato all’interno dello speakeasy, con un bicchiere di whisky avvelenato e successivamente strangolato con una cravatta di seta rosa: gli inquirenti non capiscono il motivo dello strangolamento.

La vittima è morta avvelenata.

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Bagno di Sangue al Red Lily: Chicago Sotto Shock per la Strage di Capodanno!

di Alan Beckham - Chicago Republican

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Chicago, 2 Gennaio 1927.

La città è immersa nel gelo, non solo per il rigido inverno, ma anche per il terrore e lo sconcerto che si sono abbattuti su di essa come un fulmine a ciel sereno. Nella notte di Capodanno, il famigerato speakeasy "Red Lily", gestito dalla nota Lydia Thompson, è stato teatro di un massacro senza precedenti che ha lasciato dietro di sé una scia di morte e mistero.

Le autorità stimano che ben 81 anime, uomini e donne, abbiano trovato la morte tra le mura del locale, situato in un magazzino apparentemente anonimo al 1200 di South Wabash Avenue. Le vittime, secondo le prime ricostruzioni, appartenevano a un variegato campionario di frequentatori del Red Lily, inclusi molti volti noti della malavita cittadina, uomini d'affari compromessi e, purtroppo, anche diverse innocenti anime che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato.

La dinamica della strage è ancora avvolta nel mistero, ma i pochi sopravvissuti (si contano sulle dita di una mano, in stato di shock e con ferite spesso gravissime) parlano di un'irruzione improvvisa di uomini armati fino ai denti, presumibilmente appartenenti a una gang rivale. I mitra Thompson, ribattezzati dai malviventi "Tommy Gun", hanno fatto fuoco senza pietà, trasformando il Red Lily in un inferno di piombo e sangue.

"È stato come l'apocalisse," ha dichiarato in lacrime uno dei superstiti, un certo Benny "il Guercio" Esposito, trovato nascosto sotto un tavolo rovesciato. "Non ho mai visto una cosa del genere, Signore perdonami. Erano ovunque, spietati come lupi affamati. Hanno sparato a chiunque si muovesse."

Il movente del massacro è ancora oggetto di indagine, ma le ipotesi più accreditate convergono verso una sanguinosa resa dei conti tra le gang rivali che si contendono il controllo del contrabbando di alcol in città. La "War on Beer", come è stata soprannominata la lotta tra le fazioni criminali, ha raggiunto un punto di non ritorno, trasformando Chicago in un vero e proprio campo di battaglia.

Lydia Thompson, la proprietaria del Red Lily, è irreperibile e le autorità la stanno cercando attivamente per interrogarla e fare luce sull'accaduto. Il suo locale era noto per essere un punto di ritrovo per figure di spicco della criminalità organizzata, e si teme che possa essere stata coinvolta in prima persona nella vicenda o, peggio, che sia stata lei stessa vittima di questa spietata guerra.

Il Sindaco Thompson (nessuna parentela con Lydia, fortunatamente) ha promesso una risposta ferma e decisa da parte delle forze dell'ordine. "Non permetteremo che la nostra città venga insanguinata da questi banditi senza scrupoli," ha dichiarato in una conferenza stampa indetta d'urgenza. "Metteremo a disposizione tutte le risorse necessarie per assicurare i colpevoli alla giustizia e riportare la pace e la sicurezza nelle nostre strade."

La strage del Red Lily rappresenta una pagina nera nella storia di Chicago, un promemoria inquietante della brutalità e della corruzione che affliggono la nostra città. La speranza è che questo atto di violenza inaudita possa finalmente scuotere le coscienze e spingere le autorità a prendere misure drastiche per contrastare la criminalità organizzata e riportare l'ordine nella Windy City.

via Romana 39, Nettuno

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